Quando hanno aperto la cella,
era già tardi perché,
con una corda sul collo,
freddo pendeva Michè.
Tutte le volte che un gallo
sento cantar, penserò
a quella notte in prigione,
quando
Michè s'impiccò.
Stanotte, Michè,
s'è impiccato ad un chiodo perché non
poteva restare vent'anni in prigione
lontano da te.
Io so che Michè ha voluto morire perché ti
restasse il ricordo del bene profondo che
aveva per te.
Seppure Michè non ti ha scritto spiegando
perché se n'è andato dal mondo tu sai che
l'ha fatto soltanto per te.
Vent'anni gli avevano dato,
la corte decise così perché un giorno aveva ammazzato chi
voleva rubargli mari.
Lo avevano perciò condannato,
vent'anni in prigione a marcir,
però adesso che lui s'è impiccato la porta gli devono aprire.
Nel buio Michè se n'è andato sapendo che a te non
poteva mai dire che aveva ammazzato perché amava te.
Domani alle tre nella fossa comune cadrà,
senza il prete e la messa perché di un suicida non hanno pietà.
Domani Michè nella terra bagnata sarà e qualcuno
una croce col nome la data su lui pianterà.
e qualcuno una croce col nome la data su lui pianterà.