Allora non lo faccio più,
l
'amore come poesia
e sembra quasi che non sai,
io qui chi sono e tu chi sei?
La foglia è il frutto, il fiore il ramo,
il mare che ripete il tamo,
e cosa c'è lassù?
Se non è il sole e la luna,
io non lo faccio più.
Ossia se parlo ascolta il suono
e sotto sotto tu lo fai,
tu l'hai già fatto ma fingevi
di dare un senso pure a me
e la parola si spiegava
ma il suono già si incamminava e
si insinuava come se cercasse il sotto dei vestiti
per stare addosso a te.
Sai questo tu lo sai,
hai voglia di dire ma l'amore poi non è capire.
Sai le cose io le so,
ma le cose che sappiamo,
sulle quali noi ci amiamo,
sono tutte infedeltà
ai bei discorsi che facciamo
e noi parliamo come se parlare fosse amare,
parliamo come se
ci fosse
un senso in noi
e diventiamo l'assurdo
di due persone al mondo e se ci siamo noi
è il mondo che non c'è,
l'amore è come la fine,
sappiamo tutto sia
che come in tutte le storie
già dall'inizio alla fine
e qui c'è l'ora del tramonto
e qui c'è l'alba e il mezzogiorno
e qui c'è
l'acqua che trascorre
e arrivi e torno torno.
L'ho fatta io per te e il suono delle parole
è come quando ti tocco,
è come quando ti sfogli,
ti togli l'alba all'invaso e il mezzogiorno del
giorno
e il rosso del tramonto
e fatti il togli fra noi il suono tra di noi.
Ti togli tutto quanto
e ascolti il suono fra noi
il suono fra di noi.
Ti togli l'orologio
e ascolti il tempo fra noi,
il tempo fra di noi.