Il suo ampio vestito capunto rispire,
il cappello di un mago fatto di marzapane.
Sebb'il viso imbiancato di farina e silenzio è
stupito e curioso quel di stendersi al suo ruolo.
Tra
le tave di un palco
di una piazza cattiva,
lui il suo corpo scuoteva
mutuo assurdo di
strato.
È una spina di pesce per il valso di un gatto,
è una pulce sul filo,
ma è una
cesta raccolta sulle rive del Nilo.
Nel suo occhio cerchiato, innocente,
sinistro,
c'era un lago amerito spaventato di bistro.
Amera qualche volta in silenzio si intende una donna corrotta,
ma è una serva innocente.
Ed ognuno dirà,
poverino,
guarda come è diverso il cammino del mimo.
Tra
le travi di un palco di una piazza cattiva,
lui il suo corpo scuoteva mutuo assurdo di strato.
È una spina di pesce per il valso di un gatto,
è una pulce sul filo,
ma è una cesta raccolta sulle rive del Nilo.