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E un chene delle api, e un vita dentro i fiori,
La stella sul monte per noi, la luce si irradia, filtrata nei colori, il lampo sul lago per noi.
E il suono si crea, e il vento che si alza, il cio e la capra per noi.
E gli spazi nel vuoto, e un ciclo che si chiude,
Il legno e il mattino per noi.
Le forme son echi, e gli echi son ritorni,
Fra il tutto e il diviente, per sempre, da sempre.
Da dove, per dove, da quanto, per quanto,
Fra il tutto e il diviente, da sempre, per sempre.
La stella sul monte, e un vita dentro i fiori,
La luce si irradia, filtrata nei colori,
La luce si calina, bien mãe, bien mãe, qto san� in legnano.
La tappata ripio, la orge é d'am风, la ruteustia plana.
Timmelo! Ramde è ric Quiet I s硣i, amore avesc monumenta, calus sent relyt!
Infus e il!! iniquiora!!.
Iniquiora!!. . e?n.virica!!!.fall!!!
E i funghi e le bacche, l'argento e dentro l'oro,
il muschio e il trifoglio per noi.
I cervi e i uscelli, la vita nei cristalli,
il tuono e il più vivo per noi.
Le forme sono e chi, e chi sono ritorni,
fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.
La dove, per dove, per dove, per dove, per dove, per dove.
Da quanto e per quanto, fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.
La dove, per quanto e per quanto, fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.
La dove, per quanto e per quanto, fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.
La dove, per quanto e per quanto, fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.
La dove, per quanto e per quanto, fra il tutto e il più niente, da sempre, per sempre.