Se il mio nome saper voi bramate, dal mio labbro il mio nome ascoltate,
io son l'indoro che fido v'adoro, che a sposa vi bramo, che a nome vi chiamo.
Per voi sono saper.
Sospira così, dall'aurora al tramonto del dì.
Dall'aurora al tramonto del dì.
Sospira così.
Per voi sono saper.

Per voi sono saper.
L'amoroso e sincero l'indoro non può darvi mia cara un tesoro.
Non puoi darvi mia cara un tesoro.
ma un cuore vi dono, un'anima amante, che mi dai costante, che mi dai costante.
Amante, per voi sola sospira così, dall'aurora al tramonto del dì,
dall'aurora al tramonto del dì.
La parola è sincera, Rosina, del suo cuore lindo.
O cielo, nella stanza convien dire che qualcuno è entrato, sì, e la si è ritirata.
Al cospettone, chiesa d'eliro, a banto.
Ad ogni costo veder la voglio.
Io vo parlarle, ma tu e tu mi devi aiutar.
Che furia! Si, si, m'aiuterò.
Do, bravo, dentro oggi va che tu mi introduca in quella casa.
Dimmi come farai.
Via, del tuo spirito vediamo qualche prudenza.
Del mio spirito? Ve ne vedrò mai in oggi.
E via, ti intendo, va là non dubitar.
Di tue fatiche largo compenso avrai.
Da per? Parola!
Dunque, aro a discrezione.
Aro a bizzeppe, animo via.
Son pronto, ma non sapete i simpatici effetti prodigiosi
che ad appagare il mio signor l'indoro
produce in me la dolce idea dell'oro.