Dunc io son, tu non m'inganni, dunc io son la Fortunata,
Già me l'ero immaginata, non sapevo a mia fine, dunc io son, tu non m'inganni.
Già me l'ero immaginata, lo sapevo pria di te,
Già lo sapevo.
Lo sapevo pria di te, lo sapevo pria di te.
Il indoro, il drago oggetto, siete voi, bella Rosina, siete voi, siete voi, bella Rosina.
Oh, che volpe sopraffino, oh, che volpe sopraffino,
Oh, che volpe sopraffino.
Sì, ballavra dà par geme!
Sì, ballavra dà par come, ballavra dà par come.
Sì, sì, sì.
E v'all'indoro per parlar come fo va.
Tito, tito qu'ill'indoro per parlar vi horror sarà.
Tito, tito qu'ill'indoro per parlar vi horror sarà.
E per parlar mi?
Sì!
Bravo, bravo, vengo a curma con prudente.
E io già moro, io già moro d'impazienza, ma che tarda, ma che fa?
E gli attende qualche segno, poverini, del vostro affetto.
Solo due righe di biglietto, solo due righe di biglietto gli mandate qui, verrà.
E gli mandate, e qui verrà, e gli mandate, e qui mandate, e qui verrà.
Che ne dite?
Non vorrei.
Su, coraggio.
Non saprei.
Solo due righe.
Mi vergogno.
Ma di te, ma di te si sa.
Resto presto quel biglietto.
Un biglietto.
Eccolo qua.
Già era scritto.
Vecche bestia, vecche bestia, il maestro faccio a lei.
Sono tornati gli affetti miei, e ho cominciato a sperare.
Fate intenzione.
A te, Draco, stai di malizia a sentar.
Ah, giusto l'amor tu sei, che mi devi coltarai, che mi devi, mi devi, mi devi coltarai.
Donne, donne, terminare.
Un Larry, un terribile genitoreia.
Sì, il cuore di D unless un privilegeti faz i valori.
Un, d'erte che mi deve il coltore.

Il terribile genitorei...
Signore, subito di malizia le vedono mai.
Perchè cocegым.
Se' un bologna, mi gratifica tanto avere il coro to storthoughtul.
Si che li fieงo i figli allitei.
Vandolo qui nei gondi cari a cian ch'愛or Sono fiduitcho.
Liberandoanspessimi qu'ho contornare.
Luogo, porca solore che calti un punto.

Ordonate amici miei, io cominco a vestirar.
Io cominco a vestirar.
Done, donne, per mi doi forti da immobilare.
Mi parriba i становi de bois,
ai novini.
Ai morcar