Maledetto questo male, io non prendo pace
Ho distillato le mie voglie con le lune piene
Ma la misura fa il veleno, a volte non conviene
Giocare al buio con te stesso se non sei capace
Se dovessi non riuscirci di che non saprevo
Che sapevo raccontarvi bene le menzogne
Che non ci sarebbe una scintilla o notte in sonno
Se all'uomo fosse concessivo del vero
Non è paranoia che mi vuol per sé
Ma è insofferenza data dal mio limite Di
accettare che la terra ora spinge e freme
Non ho sotterrato il dubbio che invece era un seme
La paura diventa setà,
mi avvolge e mi abbraccia E la bocca
che mi dà il nome mi grida assalta
Bisogna sentirsi vivi per volere quest'occhio
di fuoco che brucia e che è sopra di me
Quest'occhio di fuoco sopra di me
La terra sotto di me,
e la luce piano si avvicina Di ricordi e sogni sono come cera,
iris ben fonte come la caduta
Da lontano una voce chiede se conosco anche la pisse,
che la pisse è un mostro
Io che sto volando non ho non ho risposte,
il mostro sai mia roba e me lo ripete
L'ambizione spesso ti consuma,
per affrontare il mare non basta la sepe
Devi avere una visione,
devi avere feve,
è l'uomo che dà forma a tutto ciò che crede
Mentre la luce mi scalda,
sento che l'ala si spezza
E in questa sfida contro di me,
il maledetto si sveglia,
dovevamo restare vivi
Ma voglio quest'occhio di fuoco che brucia e che è sopra di me
Quest'occhio di fuoco sopra di me
Per il mio vivere cado giù,
ma non c'è il ruore dentro di me
Che l'assetato beve e che a coraggio crede,
ma bisogna restare vivi
Questo è quello che voglio