E così per concludere direi di finire
con un'altra canzone in libertà.
E' una canzone in libertà proprio veramente in tema,
cioè perché ironizza sulla libertà
che ognuno di noi ha in fondo di poter
dire che non si trova molto bene.
E' una libertà che ti lasciano fino
a quando non lo dici troppo forte,
fino a quando non
dai troppo fastidio,
perché insomma c'è un limite a tutto,
come c'è un limite a questo
non play.
Devo finirlo con una canzone che si chiama Ho visto un re.
Ma tante lacrime.
Ma tante che?
Ho visto un vescovo.
Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh.
Anche lui piangeva,
faceva un gran baccano,
mordeva anche la mano.
La mano di chi?
La mano del sacrestano.
Povero vescovo.
E' povero anche il sacrestano.
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
E' il cardinale che gli ha portato via
una bazia di trentadue che lui cena.
Povero vescovo.
E' povero anche il sacresto.
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
Senti sempre me?
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
Ho visto un re.
Sapesci cos'è?
Ha visto un ricco.
Oh,
sì.
Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh.
Anche lui piangeva sul calice di vino,
ed ogni goccia andava.
De'
rentalvini.
Sì, che tutto l'annacquava.
Povero tapin.
E' povero anche il vino.
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
Il re, l'imperatore l'ha mezzo rovinato.
Gli ha portato via tre case,
un caseggiato di trentadue che lui cena.
Povero tapin.
E' povero anche il vino.
Sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
Ho visto un vila.
Sapesci cos'è?
Contadino.
Contadino.
Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh, ah beh.
Il re,
l'imperatore,
il vescovo,
persino il cardinale gli han portato via la casa,
il cascinale,
le mucche,
le galline,
le uova,
la scatola di cacchi,
i dischi di Little Tony,
Urietta Berti,
il violino,
la moglie.
Poi cos'è?
Un figlio a militare.
Ah beh, sì beh, ah beh, sì.
Gli hanno ammazzato anche il maiale.
Povero tapin.
Sì, ma nel senso del maiale.
Ma lui no,
lui non piangeva,
anzi lui ridacchiava.
Non era male.
No, non era male.
Il fatto è che noi vila,
noi vila
è sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re,
fa male
al ricco e al cardinale diventano tristi
se noi piangiamo è sempre allegri bisogna
stare che il nostro piangere fa male al re,
fa male al ricco e al cardinale diventano tristi se noi piangiamo.