Io non ho un genere, non faccio un genere, non può succedere che io possa cedere
E non per categorizzare, ma categorizzare in genere, non è il mio genere
Cristallizzarsi, andare in moto, allontanarsi, farsi una foto
Scalzi nella valle delle verità, ridimensionarsi, come farsi e poi rifarsi
Giorni fasti e poi nefasti, ma non dobbiamo vergognarci, ritirarci, visimarci
Che risplendono, che si specchiano, che vi spengono
Ci dobbiamo più eclissare o debistare, se ci inseguono, tanto poi ci spingono a levitare via
A levitare via
A levitare via, via, via, via, a levitare via
A levitare
Io non ho un genere, non faccio un genere, non può succedere che io possa cedere
E non per categorizzare, ma categorizzare in genere
A, a, ai limiti eliminati e limitare, è come poi ridimermi, dirmi di limitare
Fuori con ogni delivere, liberi di evitare, questi pensieri, lividi, liberi di lievitare
Quando poi mi vedi, ridimi, dimmi di lievitare, trip troppo ripetito a sprofondare
Che se lemmi i nostri limiti, sì che saprò sfondare, con i pensieri liberi
È solo che ridotto i minimi, eliminate e limitare, è come poi ridimermi, dirmi di limitare
Fuori con ogni delivere, liberi di evitare, questi pensieri, lividi, limidi di lievitare
Quando poi mi vedo, ridimi, dimmi di lievitare
Trip troppo ripetadare
I libidi da sprofondare, che se elimino sti limiti si chiesa a profondare
Con i pensieri liberi, liberi di levitare via
A levitare via
A levitare via, via, via, via
A levitare via
A levitare
Io non ho un genere, non faccio un genere
Non può succedere, che io possa cedere
E non per categorizzare, ma categorizzare in genere
Nel mio genere
Io non ho un genere, non faccio un genere