Senza di lei nessuna legge può essere assoluta
L'ipotetico demone onnisciente di Laplace che può prevedere
La condizione che perduta lascia in potenza conoscitiva
Neppure in potenza la scienza prevede
Se l'oggetto dei suoi calcoli scompare in pieghe spazio-temporali
Andando per ordine la quantistica e i buchi neri richiamano in causa sistemi casuali
La prima con Heisenberg rese probabilistica ogni determinazione
Di quantità di moto e posizione di una particella subatomica
Abbassando a statistica ogni previsione
In più, e se in questa nuova veste sopravviverà o se si proverà
Che i buchi neri non distruggono definitivamente la funzione d'onda
Ovvero l'informazione sulla probabilità
Essi sono stelle la cui massa si concentra
Se ne raggiungono una densità tremenda
La cui curvatura spazio-temporale, a.k.a. gravità, nulla sfugge
Furono chiamati neri in quanto in abisso non ha anche la luce
Ma se nulla si crea o si distrugge la questione è incerta
E se l'orizzonte diminuisce o vento tornando a combaciare col centro
Lascia che la funzione d'onda riemerga
Oppure se questa informazione si risverda se non credesse ai tuoi occhi
Saresti dalla parte di Preskill nella scommessa che forse ha vinto con Loki
Mentre Einstein è quale affermava che Dio non gioca a dadi
Fu in parte superato dalla quantistica e dai suoi risultati
Per ora il mondo appare prevedibile anche se solo statisticamente
Teoricamente neanche regna ma forse non potrà farlo per sempre
Poiché le incognite sono troppe
E la scienza deve autoconfutarsi se vuole progredire come disse Popper
Fino a cedere le sue basi più scontate
Andando contro l'evidenza di ogni suo metodo come fa Euraben
Ma se un limite come l'attuale astrattezza della teoria delle stringhe la fermerà
Allora
Boh
Non posso prevedere ci sono troppe possibilità
Io sono troppo ignorante
Attenzione
L'idea di questo cd doveva venirmi per forza il 16 luglio mentre ero sul water
E poi ho avuto la libertà come
Assenza di freni nel completarlo
E nel non assecondare i gusti di ascoltatori che poi chissà