La
prima volta che ho visto il mare l'ho in una foto
a grandezza naturale sopra un grattacielo
schivavo le macchine per non morire
mi nascondevo tra i motori caldi per passare l'inverno
ho la coda tagliata e il volto ferito
per una gattina d'appartamento che poi non
mi ha voluto
ho conosciuto uomini buoni, uomini cattivi
una carezza e uno sputo
e mi collavano le luci dei semafri
e lamentarsi dei pizioni
brrr brrr
e l'autunno era il fumo di un tombino
e la nebbia era il mio modo di stare tra le nuvole
gareggiavo sul cemento
immaginavo come potesse suonare il silenzio
rubavo il pece dai mercati
aspettavo sciogliersi i gelati
usavo i panni come coperti
e il sole nasceva dai camini
ho avuto poco ma ho sognato tanto
di città
dentro
questo cubo di cartone io ci sto piuttosto bene
e prendo tutto il mondo
con le mani in una palla di cotone
con un'acrobazia scinobitendo un'imboscata
un luccichio
sicuramente fatto ho vinto io alzo le mani e non c'è più
in equilibrio sulla pila lecco i piatti da lavare
adesso apro un topolino e te lo vengo a portare
fra le rovine di campagna spadroneggio sono un dio
sono io il più fortunato e non lo so nemmeno io
e non so per quale prodigio con tutti i miei amici
che stiamo nel mondo a fatica ma siamo felici
abbiamo avuto poco abbiamo sognato tanto
e stiamo nel mondo a fatica ma siamo felici