Ehi, appunto, tutta questa gente, tutta questa gente alle mie spalle dove è stato rilevanteDa puntino bianco divenito rosso sangue, queste facce col sorriso falso come il paradisoSotto incido sullo spino ciò che è stato e ciò che vivoOffro il vino a chi mi odia solo per farsi una sbronzaDopo me lo faccio amico dando colpa a quella stronzaMi faccio un altro cogna per scodarmi tutto questoMi ritrovo in questa fogna tra bugie e tradimentoParto dalla base e poi spacco di bruttoDopo vedi il pacco come te lo riducoLa mia fantasia era solo un fruttoOra nella Macedonia non ne manca unoMi sono rotto, ora faccio il bottoE chiudo otto, poi scendo cottoMi fanno corto, mi vado all'isfondoPago il conto, poi lascio l'ossoNon sento il casino se passo vicinoA quello che chiami il tuo cazzo di piùSe poi ci schimico su ti ritiroE ti sbrano come un panino al fast foodScrivo un papiro di quello che vivoLo rollo, lo piccio e cambio il mio moodUn momento se dico che con le lacrime di cocodrilloNon arrivi a HollywoodIl mio primo singoloLo faccio limpido, un pezzo olimpicoVinco e ti elimino, questi che ridonoE poi mi ignorano, che poi mi onoranoGli dico ora no, muoio 18Non ci penso moltoSarà colpa mia sempre questa robaFrate ci sei rimasto sottoCiaoHa-haCiaoHeySuona il capo stupidoPer se cani stupideIncontra gli ossidimeNon so se può esistereFumo e non fa spegnereTiri i budi o delle tenebreAffianca quello che non me l'ha fatta accendereMetto a limpare la fusioneSe sono io a spegnereLa cannole che spegne meNo sushi, namaste, solo flambeIl tuo like mi sembra un cabaretCapisco che c'è chi lo fa per soldiC'è chi lo fa per soldiC'è chi lo fa per soldiC'è chi ci mette un chiloE chi fa il messichinoE poi quello che appiaceQuello che rubataQuell'altro che riparenteDel cugino e del fratelloPiù alto di questoChe è peggio di quello che mancoÈ bello ma è stascinaFrasi in giroNon ci capisco piùNeroError404Game fine slow-moInventi una scusa o noNetto singoloTi sei scordato a casaIl flow sentimoPalla, pallaQuesto birimbaDel tuo pezzo lo smarcaFranculo la camicia di marcaSempre tutta ciancaNon chiedo finanzaMa solo fatanzaVolo a bassa quotaCome tiratore frescoNella stanzaLa stanza che mi mangiaSi sente fino a parloL'angura è dalla panciaNon hanno che mi parlanoOra sono in gambaCon picco sulla tracciaOra sono il demoneChe piscia l'acqua santaL'angura è dalla pancia