Sarà forse il vento che non la carezza più, sarà il suo cappello che da un po' non gli sta su,
sarà quella ruga di ridente nostalgia o la confusione tra la vita e la poesia.
Non assalta treni perché non me passa mai, non rapina banche perché i soldi sono i suoi,
vive di tramonti e di calcolati obli, e di commoventi ripetuti lunghi addi,
struggenti addi.
E il bandolero stanco col cuore infranto di stanotte va,
va sul cavallo bianco col suo tormento lontano va.
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Ha una collezione insuperabile di taglie, molte tutte vuote già da tempo le bottiglie,
dorme sul cavallo che non lo sopporta più e si è fatto un mazzo per la pampa su e giù.
Ogni notte passa e getta un fiore a qualche porta, rossa come il sangue del suo cuore di una volta,
poi galoppa via fino all'inganno dell'aurora dove qualche caucio giura di sentirlo ancora,
cantare ancora.
Ma bandolero stanco stanotte ho pianto pensando a te,
c'è un po' della piedita della tua vita che se ne va.
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Se chiudo gli occhi, dentro gli occhi, sei di nuovo quello vero
Quando mi credevo, quando sorridevo
Ascolta, guarda, mi sta fermo e ancora vivo questo amore
Tutto questo amore, tutto il nostro amore
E tu lontano non ci vai a morire come una puttana
Prima del mio cuore, al posto del mio cuore
Non mi lasciare solo in questa notte, che non vedo il cielo
Torna bandolero, torna bandolero, torna bandolero
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?
Dov'è il silenzio, dov'è il silenzio, dov'è?