E per la strada grida vai scioperanti, non più vogliamo da voi restare sfruttati.
Siamo liberi, siamo forti e siamo tanti, e vivere non vogliamo da carcerati.
E nelle stalle più non vogliamo morir, è giunta l'ora, siamo stanchi di soffrir.
Ma da lontano giungono i soldati, avanti tutti insieme coi padroni.
E contro i scioperanti disarmati, s'avanzan sguainando gli spadoni.
Essi non fuggono, forti del loro ardir, i figli del lavoro son pronti anche a morir.
Per noi conviene restare senza dolore, pronti a soffrir la fame e ogni tormento.
Bisogna far tacere pura anche il cuore, di madre il puro affetto e sentimento.
Sebbene oppressi...
E torturati ognor, noi combattiamo adesso, combatteremo ancor.
E presto il di verrà, che vittoriosi, vedrem la redenzion nell'alveggiare.
Muti staran crumiri e padri.
E paurosi, vedendo l'idea nostra trionfare.
Così il lavoro, redento al fin sarà.
E il sol dell'avvenire su noi risplenderà.
E il sol dell'avvenire su noi risplenderà.
E il sol dell'avvenire su noi risplenderà.
Đang Cập Nhật
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