Dicono che il tempo resetti l'anima Ed io ci penso spesso a questa veritàMi guardo nello specchio Ma non vedo niente, non sento nienteAspetta, chi parla? Non riconosco questa voce o forse il solito sognoDovrei dormire e seguire l'ordine naturale delle coseMa percorro di corsa lunghe distanze senza ragioneNon ho fatto in tempo a dirti che mi trascinaviGestivo tutti i miei casiniQuasi sempre ugualiCon la polvere negli occhi e i calli sulle maniSollevavo pesi assai più grandi dei titaniIntegro la vita con relativitàLa scala dei valori, certo un'opportunitàTi cerco in carne ed ossa nelle foto di mia madreMa non sento niente, non vedo nienteA scuola detestavo quando mi chiedevano dov'èHo imparato a riconoscere il marcioE non me ne frega un cazzo di seguire l'ordine naturale delle coseDelle rosePercorro di corsa lunghe distanze senza ragioneNon ho fatto in tempo a dirti che mi rovinaviSe dentro tutti i miei casiniQuasi sempre ugualiCon la polvere negli occhi e i calli sulle maniSollevavo pesi assai più grandi dei titaniPer tutte quelle cose che non sai che mai sapraiGli schiaffi vicini, i vetri rotti sulla pelle ormaiDipingo anche di rosso i muri e gli aeroplaniSe avessi un senso ti direi che già domaniC'era una volta una bambinaUno stregone e una fata turchinaLei diceva è tutto un giocoTi prometto durerà pocoScriviamo insieme un altro finaleLe favole si possono cambiareSarai più forte di quelle maniApri gli occhi e già domaniNon ho fatto in tempo a dirti che mi trascinaviSe dentro tutti i miei casiniQuasi sempre ugualiCon la polvere negli occhi e i calli sulle maniSollevavo pesi assai più grandi dei titaniPer tutte quelle cose che non sai che mai sapraiGli schiaffi vicini, i vetri rotti sulla pelle ormaiDipingo anche di rosso i muri e gli aeroplaniSe avessi un senso ti direi che già domaniE già domaniSe avessi un senso ti direiChe già domaniChe già domaniE già domani