Subito dopo l'8 settembre, Adriano Locatelli raccolse nella sua casa di Bergamo un gruppo di militari sbandati.Li guidò per oltre un anno in azioni partigiane, sin quando i tedeschi riuscirono a catturarla e tentarono di farla parlare con ogni mezzo nel corso di massacranti interrogatori.Questi interrogatori avvenivano in una camera, con un letto con delle punte di ferro.Se lei diceva di no, come ho sempre detto, veniva battuta su un quel letto, ma a fior di legnate.Poi veniva portata fuori, messa in una camera che se anche lei gridava non potevano sentire perché era tutta imbutita.Pigliavano quello che adoperano gli spazzacamini a pulire i camini, la denudavano e attraverso il letto,sul corpo veniva battuta da queste specie di armi, non solo di spazzacamini,ma però guardi che lei aveva legato le mani e legato le gambe.Ho avuto battuto fuori tutti i denti.Alle gambe mi hanno messo gli aghi roventi e questo è continuato per 8 giorni, senza mai parlare e ammettere pur di salvare i miei compagni.Mi dovevo lavare nuda alla presenza di questi soldati, non mi davano da bere ma mi mettevano l'acqua.Non mi davano da mangiare ma me lo mettevano lì.Ah, mi ha strappato anche i capelli, si può dire anche questo.Sì, sì, mi ha strappato anche i capelli e mi hanno battuto al muro per non so quanto tempo, sotto le lampade.Ecco perché mi danno un po' noio a queste lucicchie, perché mi ricordano quelle là.