E' il mio corso, opprimi dove sta, dai distruggi che si rinfrancherà,
la gente come noi, lo sai dove che va a finire, e chiudi la finestra, nessuno deve sapere,
quanto sangue denso scorre nel tuo amore, no che non ha senso, ma un senso lo diamo noi.
Mi amerai, lo so,
per poco tempo, ti amerò, già sto, e ti si incanto.
E voglio crudeltà, dagli occhi assatanati, per mille seterà, lambirti e sbilanciarti,
ma non lo raccontare, non capirebbe mai nessuno.
E questa è la poesia, sbranata e morsicata, infame come te, mio unico profeta,
e muoviti così, in questa terra di nessuno.
Baciami ancora, sempre più forte, fino a uno spianto, da parte a parte, baciami ancora,
rendimi almeno, fino alla fine, finché non gemo.
Mordimi ai seni, stringo le mani, tu che non fremi, tu che non vieni, poi le mie unghie, saltano via,
e io ti adoro, perduta e tua.
Chi la spunterà, chi sopravviverà,
beh, certo che lo so, ma dirlo non mi va,
e ci proverò, a farti male, veramente.
E se ti sveglierai, col panico dei persi, chiedi pace qui, conosco i sensi inversi.
Ti amerò, lo so, per poco tempo, ti amerai, già sei, nel disincanto.
Baciami ancora, sempre più forte, fino a uno spianto, da parte a parte, in questa alcoba,
di sogni intranti.
Siamo i soprani, siamo i potenti, baciami ancora,
quando in perora, dei tuoi segreti, dei tuoi peccati, siamo isolati.
Bianchi, bianchi, bianchi e nero, aprivi ancora, finché non vedi.
Baciami adesso,
sempre più forte,
Dammi le chiavi di tutte le porte, radimi al suolo, poi si vedrà
Tanto l'hai detto tu, senza confini e senza pietà
Grazie per la visione!
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