Ongora le tue felpe dietro la mia porta, la stessa che sbattevi se bevevi un totto. Ti cerco tra attacchi e ti panico, è un mese che ho solo testa sui libri. Fumo la tua eicos mentre prova a stare easy, mora che piange un Tevere ma un cocento con l'Iri. Piovono lacrime sulle vie di Parigi. Ricordo te su un prato, sabbevi di maggio. Vestita amarante, i tuoi disegni con la big. Sembravi un angelo in sapienza, baci rubati in menza. Se vuoi passar da me sono in sessione ma mi manchi, ma mi manchi. E cosa posso farci se noi siamo fatti per odiarci? E mi mancano i nostri battiti a tempo sui temporali. Perdersi nei tuoi occhi, come turisti alla metro di Rome. A fare l'amore, soli contro il mondo. E giocavamo ad odiarci per ore, fin quando la luna dava spazio al giorno. E ora cerco dei pezzi di me. Treme di sparsi nelle gavi palla. E ora cerco dei pezzi di te. Tra le tue hits sparsi in cameratto, il buio non copre sti lividi.