Erano le vacanze di Natale e l'anno di quel freddo micidiale
Il mio Peugeot col gelo arrancava, tossiva un po', partiva e si fermava, mi superò
Uno col Fifty nero, lo vidi che rideva son sicuro dall'alto del suo Fifty sia di me che del Peugeot
Così tornai a casa un po' umiliato col ghiaccio che dal chiodo era entrato in profondità
Nel mio orgoglio ferito e allora che al volo realizzato rischio di passare la mia vita
Sopra un Peugeot che arranca in salita mentre uno con il Fifty ti sorpassa
Rideva e tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno me lo auguro
Se ne andò il tempo delle mele ed arrivò l'inferno delle pere
Amici che non avrei più rivisto, spattuti là, scaraventati in pasto
A una realtà che qualche anno dopo avrebbe già riscosso il suo tributo
Da solo con le quattro letterine
E c'erano quelli già sistemati in società temuti e rispettati
Guardavano con schifo malgelato persone con cui avevano vissuto
Non era più il tempo di parlare con gente che era così inferiore
Ridendo di un Peugeot in salita che non c'era
Sopra un Peugeot che arranca in salita mentre uno con il Fifty ti sorpassa
Rideva e tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno me lo auguro
Sopra un Peugeot che arranca in salita mentre uno con il Fifty ti sorpassa
E siamo qui, ai piedi di una strada che sale su
Ripida e dissestata la chiamano
Età della ragione ci passano
Miliardi di persone, io spero di
Poterla fare tutta, guardare giù
Quando arriverò in vetta, anche arrancando come quel vecchissimo Peugeot
E tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno me lo auguro
E tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
E tutto va come deve andare, non perlomeno me lo auguro
E tutto va come deve andare, non perlomeno così dicono
Autore dei sottotitoli e revisione a cura di QTSS