Quando presi la felicità,
strinsi forte con la mano,
forse tra pompe e cosina,
corsi in una manciana
verso il fiore d'età.
E cammino sul viale di notte,
i lampioni mi fanno la luna,
quanti sogni volati chissà,
tra un domani e un sorriso perduto.
Da lontano la vecchia campana mi racconta una favola antica,
vecchia amica di notti così,
vagabonde di strade deserte.
Guarda,
ma guarda,
quel gatto forse è triste come me,
guarda,
ma guarda un po' chi c'è,
la sua gattina è allora,
allora anche per me ci sei tu e non ti lascio più.
Le mie battaglie io continuerò,
ci sei tu e per te vincerò.
E se si sbaglia insieme ma che fa,
l'importante è capire che se c'è un mondo che finisce
poi ci siamo ancora noi.
E cammino sul viale di notte,
hanno spento i lampioni la luna,
l'alba torna da sempre
così,
senza età come i sogni dei poeti.
E si affacciano ancora i problemi,
da finestre
che il mondo regala.
Ma ho raccolto una stella laggiù
e chissà
di che porta fortuna.
Guarda,
ma guarda,
sembrava che piovesse invece il sole,
guarda,
ma guarda un po' lassù,
è esploso il sole adesso,
adesso chi mi ferma più.
Ci sei tu
e non ti lascio più,
le mie battaglie io continuerò,
ci sei tu e per te vincerò.
E se si sbaglia insieme ma che fa,
l'importante è capire che se c'è un mondo che finisce poi
ci siamo ancora noi.
Ci siamo ancora noi sul viale di notte,
il lampionino fa la malta.
Ci siamo ancora noi sul viale di notte,
ci
siamo ancora noi sul viale di notte.