Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Che cos'è l'amore?
Chiedilo al vento
che sperze il suo lamento sulla chiaia del viale del tramonto
alla macca gelata
che ha perso il suo gazebo
guaira alla stagione andata all'ombra dell'ampione San Susilo.
Che cos'è l'amore?
Chiedilo alla porta
alla guardarobiera nera e al suo romanzo rosa
che sfoglia senza posa al saluto riverente
del peruviano dondolante che chinia
il capo all'ustro della settima polar.
Vai,
permette, signorina, sono il re della cantina,
volteggio tutto crocco sotto i lumi
del largo di San Rocco,
ma s'appoggi pure volentieri fino all'alba liquida di brù
che ci asciuga e ci consuma.
Che cos'è l'amore?
È un sasso nella scarpa
che punge il passo lento di bolero con l'amazone straniera,
stringere per finta
una stranea cavaliera
e il rito di ogni sera perso al caldo del pùa di San Susilo.
Che cos'è l'amore?
È la ramona che entra in campo
e come una vaiassa colpo grosso te
la muove e te la squassa,
hai da chi al di più il culo basso,
la panza nuda e si dimena,
scuote la testa da invasata col consesso dell'amica sua fidata.
Vai,
permette,
signorina,
sono il re della cantina,
vampiro nella vigna, sottratto nella
cucina.
Sono un monarca e sono un boemio,
sequestro la miseria,
mi cituffo con dignità da lei.
Che cos'è l'amore?
È un indrizzo sul comò
di un posto d'oltremare che è lontano solo prima
d'arrivare,
partita sei partita
e mi trovo ricacciato,
mio malgrado,
nel girone antico,
qui dannato tra gli inferi dei bani.
Che cos'è l'amore?
È quello che rimane,
da spartirsi e litigarsi nel setaccio della penultima ora.
Qualche ster da ravarino,
mi permette di salvare al suo destino
dalla rulo acchiacciata degli immigrati
accesi della banda sanssouci.
Vai,
permette,
signorina,
sono il re della cantina,
vampiro
nella vigna, sottratto nella cucina.
Sono un monarca e sono un boemio,
sequestro la miseria,
mi cituffo con dignità da lei.
Ai permette,
signorina,
sono il re della cantina,
volteggio tutto crocco sotto i lumi dell'arco di San Rocco.
Sono un monarca e sono un boemio,
sequestro la miseria,
mi cituffo con dignità da lei.