Dietro i monti balicchi tramonta il sole dol,
mentre suona il vespro lontano.
Mormora ogni labbro la preghiera del Signor.
Quanta neve e quanto gelo in cuore,
campane di monte nevoso,
che suonate nel vespro divino.
Quel suono in un giorno radioso salutò cento giovani alpi.
Lasciarono il bianco paesello cento mamme altrettanti tesor,
e un fior tra la piuma e il cappello fu una dolce canzone nel cuore.
Ritorneremo ancora sui nostri monti
e falceremo il grano al sole.
Berremo l'acqua viva delle fonti,
che è pura come il nostro amor.
Campane di monte nevoso,
che suonate nel vespro divino.
Quel suono in un giorno radioso salutò cento giovani alpi.
Tutto fu distrutto ma tu torni a rintoccar campanile di monte nevoso.
Tra le mura, l'acere, c'è sempre un fogolar,
cento cuori sempre ad aspettar.
Campane di monte nevoso,
quei rintocchi nel cielo divino,
che suonano sempre le canzoni.
Sembravano un grido angoscioso.
Proteggete i miei giovani alpini!
La primavera è tornata.
Ha infiorato le valli e i sentieri che videro gli alpini partire,
ma non li ha visti più tornare.
Ancora ogni sera la valle riporta l'eco di una canzone lontana,
quella dolce canzone del cuor.
Ritorneremo ancora sui nostri monti
e falceremo il grano al sole.
Berremo l'acqua viva nelle fonti,
che è pura come il nostro amor.
Campane col suono giocondo,
invocate la pace e l'amor.
Non quella che predica il mondo,
ma la pace che vuole ogni cuor.
Ogni cuor...
Đang Cập Nhật
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