Lasciandare la mano
che mi stringe la gola
Lasciandare la fune
che mi unisce alla riva
il moschettone nella parete
L'orgoglio e la sede Lasciandare le valigie,
i mobili antichi
Le sentinelle
armate in garritta A ogni mia cosa travitta
Lasciandare il destino,
tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto, il coltello tra
i denti
Lasciandare mia madre e mio padre
E le loro paure,
quella casa nella foresta Un amore
che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio è meglio avere
un bagaglio lecciero
e stenduravana
E appropriano le mani.
Cerco di non trattenere più nulla.
Lascio tutto fluire.
L'aria dal naso arriva ai polmoni.
Le palpitazioni tornano pattiti.
La testa torna al suo peso normale.
La salvezza
non si controlla.
Pinchi,
ti molla.
E' uova d'oro,
è uova d'oro,
è uova d'oro per me.
Tra l'allero,
tra l'allero,
trasmetto dal mio guscio.
E' uova d'oro,
è uova d'oro,
è uova d'oro per te.
Tra l'allero, tra l'allero,
traspari dal tuo guscio.
Mi hanno salvata un ostio e un bimbo con gli ricorderi in un loop.
Mi traicordia un segno dell'amor divino che ci prova.
La mia salvezza è la nettezza che è la rinascita e c'è il testo.
Voglio andare al guscio e a due leggi verticali in mezzo al pesce.
Una farfalla,
un uovo in gabbia,
affinità e lettivasia che ti sorprende di notte al buio e canta.
Sogno d'oro,
e sogno d'oro,
e sogno d'oro,
tu sogno d'oro con te.
Tra l'allero,
tra l'allero,
tra lascia e torna a te.
E sogno d'oro,
io sogno d'oro,
che uova d'oro per me.
Tra l'allero,
tra l'allero,
tra lascia e torna a me.
Tra l'allero,
tra l'allero,
tra lascia e torna a te.
Đang Cập Nhật
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