Io questo in giro ho già imparato Che l'universo mi ha condannato
Io che mi nutro di benzina Gioco alle carte sulla panchina
Io sono il figlio dell'oppressione Il veto frutto dell'inflazione
Raccolgo scarti dall'abbondanza Faccio la spesa dall'ignoranza
Passo i miei giorni a ragionare Respiro fumo, lecco il giornale
Alla domenica mattina Incrocio i servi della dottrina
Il cielo grigio mi fa pensare Che di ubriaco ho a da fare
L'intolleranza la vivo bene Non ho bisogno di tue preghiere
Io che scrivo agli angeli Io che gioco a perdere
Io che disprezzo la tua cucina Faccio l'infusi di natalina
Io che ti osservo sul tuo balcone Che fai da guardia al tuo portone
Del suo dolore io me ne prego Discuto solo con il mio ego
Le serenate le faccio bene Se mi accompagno con un bicchiere
Io che mi bevo bianco alla spina Tu ti già inizi di fare china
Tu che hai paura dell'ospedale Io muoio sempre senza fiatare
Io che vivo agli angoli Io ho un voto a perdere
Io sai nel mondo ci vivo bene Non ho legami non ho catene
Io che son bravo a giudicare Dirigo tutto dal mio locale
Dalla panchina al bar del nero Ho costruito tutto il mio impero
Pochi metri possono bastare A ministrare dal suo da fare
Io che vivo agli angoli Io ho un voto a perdere
Io che scrivo agli entri Io che gioco a perdere
Io che sono bravo a giudicare Dirigo tutto dal mio locale
Dalla panchina al bar del nero Ho costruito tutto il mio impero
Sottotitoli e revisione a cura di QTSS