Su
un messaggio scritto solo, ciao, come va?
Settimane di silenzio e di passività
di riverti e beccarmi insulti,
che farmi film magari troppo assurdi,
ma non rispondi il tempo passa ed io sono qua,
col gatto che mi guarda e chissà cosa penserà,
magari che ho un talento naturale,
nel mandare sempre tutto a puttane.
Escorre la pubblicità in televisione,
io sul divano come in decomposizione,
e ripenso quante volte ho detto basta
e cambiavo tutto tranne che te.
Ricordi quando ti spogliavi sul balcone,
ballavi coi vestiti
ma non blu da autore,
il basilico un po' come l'amore non lo curi e muore se lo curi pure.
Magari riesco a faccio un giro,
forse bevo un po',
questa notte in bianco e nero ed io
come charlot,
con l'ombrello che mi fa da bastone
e non lo apro anche se piove da ore,
ma dove vado è tutto chiuso,
spento anche il metro,
se non rispondi forse dormi non
riscriverò,
anzi forse è il caso che cancello e ti scrivo un messaggio più bello.
Escorre la pubblicità in televisione,
e io ripenso quella nostra discussione,
a quante
volte ti ho piantata l'incazzata e peggioravo tutto senza perché,
e colleziono chili chili
di parole,
e nottetempo rubo fiori dalle aiuole,
il basilico un po' come l'amore non lo curi
e muore se lo curi pure.
E intanto vado a giungo sotto l'acqua e il
sole,
su poi con l'ombrello chiuso che coglione,
ma ripenso a quante volte ho detto basta e
rinunciavo a tutti tranne che a te.
Ricordi quando ti spogliavi sul balcone,
ballavi
coi vestiti in mano un brus d'autore,
il basilico un po' come l'amore non lo curi
e muore se lo curi pure.
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