Forse gobae, platum ventis vaccination,
Cor mesami ***,
Lusat proiect! Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Lusat proiect!
Più tremendo che il conto non sia, giuro per quello, io giuro, che la non ti offendea, che ne scacciava, che l'aubace mia spene ardea disdegno, giuro per quello.
E l'amar suo più degno, con che il pagio rendeva, egli confessa, perfetto, e adduce al testimone.
Caci, caci, basta, da questo inicottoso, mia dività riprendo, ed altamente dismetto un seduttore, per ricomposo, dico me, dico te.
Io sfido, sfido, il mio amore strabile, e da potarmi morte, ma non infamia, e a mio delitto aver ceduto il trono, un nobile fuori, come il coro di per si,
aver creduto, felicità suprema, esser d'un re con sorte.
Oh, gioia estrema, no, così turca affetto, tu non lo privi, io ne son certo, sì, ne son certo, e dietro, con tal certezza, il mio destino tendo.
Ma tu vivrai, sì, tu vivrai, entendo.
Entendo.
Oh, sposi, noi siano, oh, sposi, tantosi, tanto, e mi senti bene, la serena me, e sposa sua tu sei, sposa sua tu sei.
Puoi negarlo, puoi negarlo, e ben.
Ai me.
Fin dall'età più tenera, oh, tu, oh, i miei, lo sai, tu mi lasciosti, oh, miserore,
io, miserore.
C'è dentro ormai quel che mi torna vita,
Ti toglie onore e vita.
Le braccia sopro e voglio
renderti vita e onore.
Io voglio renderti la vita,
la vita e l'onore.
Ma nel tuo corpo mi abita,
mi abita, mi abita,
la vita e l'onore.
Rispaldi che per te do
tutto il mio sangue,

tutto il mio sangue,
tutto il mio sangue.
Le braccia sopro e voglio
renderti vita e onore.
Io voglio renderti la vita,
la vita e l'onore.
Rispaldi che per te do tutto il mio sangue,
mi abita, mi abita.
Le braccia sopro e voglio
renderti vita e onore.
Solti.