Pensieri che volano, mani che si toccano, amici che cambiano, volti che s'appannano, anime che corrono, occhiali che si rompono, case che crollano, macerie che restano. Penso di potercela fare, a ricominciare, a guardarti negli occhi un istante, per capire che l'amore è scegliersi fra tanti, in mezzo a mille occhi, che non tocchi, che non tocchi, niente ritocchi, in due rintocchi sai dove trovarmi. Parlerò di te, in cora di un buffet, mentre ti prendo il piatto faccio un ritratto di me e te, verrò da te, anche se è demode, sali sulle mie spalle, sotto la mele sai che c'è. Teatri che tremano, sorrisi che piangono, messaggi che cercano, amore non panico. Penso di poterci provare, ad amare senza parlare, a guardarti negli occhi e capire, che il fallire è una bestia più grande del morire, in mezzo a mille occhi, che non tocchi, che non tocchi, niente ritocchi, in due rintocchi sai dove trovarmi. Parlerò di te, in cora di un buffet, mentre ti prendo il piatto faccio un ritratto di me e te, verrò da te, anche se è demode, sali sulle mie spalle, sotto la mele sai che c'è. Ancora è tutto da scrivere, ciò che conta è solo vivere, cambiare motore e marcia come fossi pazza, come fosse che. Passeranno giorni che neanche ci abbracciamo, qui verseremo lacrime senza un buon motivo, come nodi troppo stretti che sembrano un sapiranno, cosa resta se mi pensi e poi non ce lo diciamo. Credi in te stesso, credici, credici adesso, credici fino allo spedimento, che fai lì fermo con un sogno inbilico, tra te stesso, il tempo, l'universo, il mondo, e questo e poi quello, hai sempre una scusa, una paura, una giustificazione, per non fare ciò che davvero vuoi fare ed essere ciò che davvero vuoi essere, vai. Parlerò di te, in coda d'un buffet, mentre ti prendo il piatto faccio un ritratto di me e te. Verrò da te, anche se è demode, sali sulle mie spalle, sotto la mele sai che c'è. Ancora è tutto da scrivere, ciò che conta è solo vivere, cambiare motore e marcia come fossi pazza, come fosse che. Come fosse pazza, come fosse che.