Con
la schiena
sul cotone,
luna piena
di realtà,
e mio padre che diceva,
sei un campione e si vedrà.
Un uomo braccia in alto,
canta al sole,
guarda il mondo a testa in giù,
ha nei piedi due catene,
ma nelle vene non c'è blu.
Pelle cobalto e calda,
sei uno stentorio appeso a un cero,
la corda è salda e schiocca nei tuoi dèi,
bocca da volchio e asfalto nero.
Sulla testa di chi spera,
tiome oro e libertà,
oggi imploro una bufera,
io ti prego mandala.
Oh poveri eroi,
ci sarà un fine, per chi difende l'anima.
Oh poveri noi,
senza un confine,
da chi ci offende giù in città.
Fratello nero,
fratello nero,
sarà così per sempre,
un uomo vero,
un uomo vero,
è mio fratello sempre.
Venti calli e praterie,
ferrovie e immensità,
ho
passato la frontiera
e quel che c'era non sarà.