Scelgo e riavalco il nastro
per rivedere tutto quello che è successo
e cerco di capire cosa ho sbagliato
ma soprattutto cosa ho perso
In venti metri quadri di soffitta
un letto piccolino attaccato alla finestra
mi chiudo a chiave con le cuffie e la tisana
e spengo il telefono
Poi immaginarsi altrove un secolo lontano da tutte le persone
ancora più vicina, vicina, vicina
alla luna
Io vivo nel disordine avvolta da un'apparente gestione delle cose
anche se
non ci capisco niente di me
Persa tra i ricordi,
collata dalle lacrime non mi riconosco più,
non mi ritrovo più
Ehi, ehi, come stai?
È da ieri che ti chiamo e non rispondi
mai Sono off dalle tre e penso continuerai
se non fosse che si preoccupano per mi pentirai
E non ho voglia di parlarti,
non ho voglia di dire,
di spiegare
solo cantare e andare altrove,
altrove e poi tuffarmi nel mare blu
E immaginarsi come lontana da tutte quante le persone
sempre più vicina, vicina, vicina alla luna
Io vivo nel disordine avvolta da un'apparente gestione
delle cose anche se non ci capisco niente di me
Persa tra i ricordi,
collata dalle lacrime non mi riconosco più,
non mi ritrovo più
Io vivo nel disordine avvolta da un'apparente
gestione delle cose anche se non ci capisco
niente di me Persa tra i ricordi,
collata dalle lacrime
non mi riconosco più,
non mi ritrovo più